Alvaro Cosenza è un giovane partigiano immigrato del sud, il quale, nella Roma occupata dai tedeschi, prende le armi contro di loro ma, dopo la liberazione, insieme ai componenti della sua banda inizia una serie di attività illecite che gli conferiscono la fama di pericoloso bandito. Il suo principale nemico durante il fascismo è il commissario Moretti, padre di Nina, la donna che ha scoperto di amare dopo averla violentata e messa incinta in sfregio al funzionario; questi viene quindi ucciso da Alvaro dopo che il commissario, scoperta la violenza subita dalla figlia, ha cercato di farlo uccidere dai suoi stessi compagni, millantando una collaborazione con lui. Nina, scoperta l'azione di Alvaro, dapprima abortisce e poi, rimasta sola dopo la morte del padre, si lega a Leandro, un ex partigiano, rimasto monco a seguito del pestaggio subito da Moretti, che la avvia ad un'attività di prostituzione ma, dopo avere nuovamente incontrato Alvaro, scopre di amarlo ancora.